Indiana University Health Hospital, il progetto si espande: ecco la nuova data di apertura

Il nuovo ospedale Indiana University Health Hospital nel centro di Indianapolis doveva essere caratterizzato inizialmente da tre torri ospedaliere a 16 piani nel campus lungo la 16th Street. Quest’ultimo avrebbe subito un’espansione pari a circa 44 acri. Insieme, le tre torri possono contenere fino a 672 stanze private per pazienti. Le esigenze però sono cambiate. IU Health aveva già anticipato tramite un comunicato stampa rilasciato dai suoi funzionari che, se necessario, sarebbe stata valutata l’implementazione ulteriore di una quarta torre a sud. Da pochi giorni la conferma, il progetto si espande.

 

L’obiettivo sarebbe quello di aumentare ulteriormente gli spazi riservati ai pazienti in cura, arrivando fino a 864 stanze. Ben il 29% in più: «Il consiglio di amministrazione di IU Health ritiene che sia necessaria una maggiore capacità per soddisfare la domanda prevista di ricoveri, anche per un crescente carico di pazienti più malati», ha affermato il sistema sanitario con sede a Indianapolis in una dichiarazione scritta. GammaStone è ampiamente coinvolta nel progetto, occupandosi dei lavori di costruzione della facciata. L’attività comprende un’importantissima fornitura di pannelli Natural Air Limestone Silver Buff. Una perfetta soluzione in pietra naturale che si conforma magnificamente all’intero progetto e agli edifici già presenti nella zona circostante.

 

La struttura occuperà un’area già impegnata dal Methodist Hospital e dall’Università di Medicina. Il grande complesso comprenderà un impianto di servizio, un edificio per studi medici e un edificio di supporto per parcheggi, banchine di carico e spazi commerciali. Una terrazza panoramica e due eliporti completeranno la struttura sulle sue cime. Alla luce delle nuove disposizioni, la prevista apertura dell’Indiana University Health Hospital è stata spostata al quarto trimestre del 2027. Slittando così a circa un anno dopo la data di apertura precedentemente annunciata di dicembre 2026: «La nuova data riflette il calendario più lungo necessario per costruire l’edificio più grande». 

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